È morto Maurizio Costanzo. Se ne è andato un gigante della televisione

Il giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore aveva 84 anni. È morto stamattina a Roma.

Il giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore aveva 84 anni. È morto stamattina a Roma. Dal 1995 sposato con Maria De Filippi.

La triste notizia

A darne comunicazione il suo ufficio stampa. Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere ecc.).

Gli esordi, il giornalismo e il successo

Costanzo decise di abbandonare gli studi subito dopo il liceo per inseguire il suo grande sogno: diventare giornalista. È stato sicuramente un’icona del giornalismo raccontando la storia d’Italia degli ultimi 70 anni. Ha parlato di fatti che per la loro gravità gli stavano costando la vita. Un punto di riferimento per chi faceva tv, giornale e radio.

Un gigante della televisione

Ancora adesso era impegnato nella conduzione di programmi radiofonici per la Rai e nelle registrazioni dell’oramai più conosciuto salotto italiano, il suo Maurizio Costanzo show, amato e temuto da personaggi dello spettacolo e della politica. E’ stato un gigante della televisione che ha accolto nei suoi programmi centinaia e centinaia di ospiti molti dei quali poi diventatati famosi proprio per il passaggio in TV con lui.

I programmi

Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976, conducendo in Rai il talk-show Bontà loro. Ma il suo nome è legato anche al Maurizio Costanzo show, in onda dal 1982 su Mediaset. Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica.

La radio

Il suo debutto radiofonico risale al 1963 come autore del programma Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo. Grazie a una forte personalità e una creatività fuori dal comune, Costanzo iniziò in quegli anni una veloce scalata al successo, riuscendo anche a imporsi come autore musicale.

Autore di brani indimenticabili

Insieme al commediografo Ghigo De Chiara e a Ennio Morricone, ha scritto uno dei brani simbolo dei nostri anni Sessanta, Se telefonando, portato al successo da Mina.

Gli scritti

Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collab. con G. Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022).

Il ricordo

Un personaggio ineguagliabile che resterà nel ricordo di intere generazioni di italiani.

 

Aldo Severino

Aldo Severino sono nato ad Angri nel 1963. Sono giornalista pubblicista, presidente Pro Loco Angri, presidente Confesercenti Angri e Vice Presidente della Confesercenti Provinciale di Salerno. La mia professione è Gioielliere e Orefice, e nel tempo libero mi piace organizzare eventi e presentare spettacoli. Le mie passioni sono la radio e ascoltare musica, per via della lunga militanza in varie Radio locali come speaker e doppiatore di spot pubblicitari.