Scafati. Da Cappelle a San Pietro, continua l’allarme criminalità

Ormai i cittadini si organizzano da soli davanti l'ondata di violenze e furti che sta subendo il territorio scafatese, il caso di contrada Cappelle si aggiunge al grido di San Pietro

Furti allarme
Furti allarme

La malvivenza a Scafati sta diventano un’ossessione, i cittadini si dividono tra chi aspetta un intervento serio dello Stato e chi invece mette in piede i controlli fai da te.

Il caso Cappelle

Da Contrada Cappelle arriva l’ennesimo allarme sicurezza in città, con i residenti che organizzati ogni sera scendono per strada per controllare il proprio quartiere. Si firma “Amici di Cappelle” il gruppo organizzato di cittadini della periferia che negli ultimi giorni hanno messo in campo una vera e propria operazione di controllo del territorio. Organizzati in tre macchine, da qualche notte a questa parte sono continui i pattugliamenti alla ricerca eventuale di criminali. Scafati è ormai assediata dal fenomeno senza che finora siano mai state prese decisioni importanti sulla questione.

Gruppi di controllo

I residenti in una lettera inviata alla stampa specificano infatti il loro stato di evidente preoccupazione, mai tranquillizzato: “Viviamo barricati e terrorizzati nelle nostre case, non solo per la paura di subire un danno economico, ma anche e soprattutto per l’esistenza di un reale rischio per la sicurezza ed incolumità delle nostre famiglie. Chiediamo maggior presenza delle forze dell’ordine per prevenire e reprimere un problema sempre più grande, così come l’installazione di videosorveglianza nell’area”. Nel frattempo però, continua l’attività di controllo fai da te “Non sono ronde, ma partecipazione attiva dei cittadini all’attività di prevenzione delle Forze dell’Ordine, alle quali mai ci sostituiremo”.

San Pietro e rischio truffe

In un’altra periferia, nel quartiere San Pietro, i sentimenti non sono diversi ma si vivono reazioni differenti. Nelle ultime ore sui social è impazzato un video che ritrae un furto in pieno giorno su Corso Trieste, con diversi individui che forse allarmati fuggono via a bordo di un veicolo. Al tempo stesso, sempre su Facebook  i residenti si sono informati a vicenda di possibili truffe, con documenti falsi affissi al muro che consigliano di far introdurre all’interno della propria casa fittizi funzionari pubblici. “Le forze dell’ordine sono impegnate con grandissima abnegazione per cercare di gestire un fenomeno criminale dal volto sociale molto complesso” ha spiegato la presidente del comitato San Pietro Villaggio Assunta Nappo “Io stesso ho tantissima paura per me e la mia attività, vorrei provare a fare qualcosa, ma so che non posso prendermela con chi, nonostante tutte le difficoltà, prova a tutelare questo territorio. Il controllo del vicinato è un progetto che ripartirà in futuro, ma dobbiamo prima superare questa fase elettorale”.

Non perdere l’orientamento

La carenza d’organico strutturale e una situazione socio-culturale molto pericolosa è  il terreno nel quale criminalità cresce e prende forma, ma i cittadini secondo Nappo non devono perdere la bussola con azioni avventate. “Qualche mese fa è stata recapitata alle forze dell’ordine una lettera falsa a nostro nome in cui veniva attaccato duramente l’operato dei tanti agenti. Subito ho disconosciuto tale documento in quanto non scritta dal comitato San Pietro Villaggio, con contenuti che non condividiamo per niente.”