Agro Nocerino Sarnese. Emergenza fitti: a caccia di un tetto
È emergenza casa e affitti. Un problema nazionale che investe anche particolarmente la Campania e l’agro nocerino sarnese, ormai esploso demograficamente e dal punto di vista urbano. Non bastano più credenziali certe e sicure come due stipendi anche sopra i 2 mila euro per cercare un alloggio da comprare ma anche da fittare. La recente inchiesta del quotidiano “La Repubblica” mette in risalto la crescente richiesta abitativa soprattutto nelle grandi città ma che è anche problema dei centri altamente urbanizzati della provincia campana.
Impatto negativo sui giovani
A subire le conseguenze maggiori sono soprattutto i più giovani: universitari alla ricerca di affitto, lavoratori a inizio carriera ma anche nuclei familiari con monoreddito. Dove sono le opportunità, per loro non c’è spazio. Una vera ‘emergenza nazionale’ la definisce il quotidiano. L’Italia registra che sono 7 famiglie su 10 a possedere una casa, con 35 milioni e 271 mila abitazioni di cui quasi 9 milioni e 600 mila non abitualmente occupate, e abitare sta diventando emergenza anche per tutta una serie di attività collaterali.
Le città calamita
Si conta che siano più di un milione e mezzo di famiglie a vivere un “disagio abitativo”, che non riescono o fanno molta fatica a pagare l’affitto e questo capita anche nell’agro dove cercare fittare una casa è sempre di più una grande problema come si evidenza anche sui social. Gran parte della popolazione richiedente viene respinta dalle città “calamita. I paramenti sono dettati da un indice di accessibilità che misura la percentuale del reddito di una famiglia necessario a pagare un mutuo per comprare casa. Oltre 30 il peso è troppo, la casa inaccessibile.
L’agro nocerino sarnese vive il forte disagio socio – economico
Nell’agro vesuviano questa situazione si accentua per la mancanza di occupazione stabile e del forte disagio socio economico. I dati per riferiti ai comuni evidenziano che quasi un municipio su cinque è in ‘zona rossa abitativa’ realtà dove una famiglia “media” non può permettersi l’acquisto di un immobile anche se il mercato delle costruzioni non sembra arrestarsi.
Il ritorno nei centri urbani post Covid
La forte inflazione sarebbe da ricercare anche nel il ritorno in massa verso le città e i grandi centro urbani densamente popolati, dopo la fine dell’emergenza pandemica legata al Covid.
La soluzione nella realizzazione di nuovi alloggi “pop” ERP
Le soluzioni potrebbero venire dalla progettazione di nuovi alloggi popolari o a prezzi calmierati. Servirebbero più strumenti e risorse per l’Edilizia Residenziale Pubblica quella realizzata, direttamente o indirettamente, dallo Stato, per la creazione di abitazioni da assegnare, a condizioni economiche particolarmente favorevoli, a cittadini con redditi bassi, giovani o che si trovino in condizioni economiche disagiate. Su questo fronte i comuni annaspano anche per la mancanza di vere filiere istituzionali, soprattutto in Campania.
RePol