Pompei. Trenta guide turistiche abusive scoperte negli scavi

Sono aumentati i flussi di visitatori nel meraviglioso sito pompeiano, ma inevitabilmente sono cresciuti anche comportamenti scorretti, fraudolenti e di concorrenza sleale.

palestra grande di Pompei scavi

A Pompei trenta guide turistiche abusive nei guai.

Dopo gli anni difficili della pandemia, gli Scavi hanno fatto registrare un numero di ingressi da record, donando nuova vita al sito, una delle eccellenze del patrimonio archeologico italiano. Si contano un numero di visitatori sempre alto, nel meraviglioso sito pompeiano.

Con l’aumento delle presenze si è, inevitabilmente, riscontrato anche un incremento di fenomeni illeciti connessi con le attività di accoglienza e gestione dei turisti.

A tale proposito si è intensificata anche l’attività di contrasto, condotta in modo sinergico dalla Direzione degli Scavi e dall’Arma dei Carabinieri che ha consentito di porre un argine ai comportamenti scorretti, fraudolenti e di concorrenza sleale registrati a ridosso e all’interno del museo a cielo aperto dell’Antica Pompei.

In questa azione è stato possibile scoprire trenta persone che svolgevano la professione di guide turistiche senza averne la certificazione.