Bracigliano. Il comune apre ai privati per affittare aree boschive

Alla base della decisione ci sono diverse motivazioni che spiega lo stesso sindaco Gianni Iuliano.

Il Comune di Bracigliano apre ai privati per affittare alcune aree boschive comunali.

Alla base della decisione ci sono diverse motivazioni che spiega lo stesso sindaco Gianni Iuliano: “Dopo l’avvento della plastica l’industria del legno – dice – è andata in crisi e i piccoli comuni dell’Appennino che traevano reddito dalla vendita dei boschi di castagni ceduo sono andati in crisi economica.

Questa iniziativa di affittare i boschi cedui perché siano trasformati in castagni da frutto mira a raggiungere tre obiettivi, primo: creare occupazione e incrementare la produzione di castagne, secondo: incrementare le entrate per il Comune e infine tenere pulito il bosco preservandolo dagli incendi”.

“Tutto questo – conclude Iuliano – naturalmente nel rispetto dei vincoli previsti dalla legge”. L’intenzione dell’amministrazione comunale, tuttavia, è di dare in affitto solo una parte dei fondi boschivi di cui il comune è proprietario, con contratti di durata ventennale, restano escluse le aree utilizzate per finalità pubbliche, quali ad esempio l’area attrezzata di Monte Ariella.

I soggetti interessati alla proposta, persone fisiche o giuridiche in possesso dei requisiti per la sottoscrizione di un contratto agrario, potranno far pervenire entro il 20 maggio la propria manifestazione di interesse con una nota scritta da presentare direttamente all’Ufficio protocollo del Comune di Bracigliano o in alternativa da inviare tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo@pec.comune.bracigliano.sa.it.

Una buona opportunità per chi da tempo dispone di un’idea da realizzare nel verde e l’occasione buona per difendere dagli incendi estivi spicchi locali di verde. Coloro che sono intenzionati a presentare la domanda qualora fossero già a conoscenza delle particelle catastali a cui sono interessati e le relative estensioni, potranno indicarlo già nella domanda.

Chiusa la manifestazione di interesse, si procederà poi alla valutazione delle domande pervenute, con la definizione degli atti amministrativi. “La sottoscrizione dei contratti di affitto – precisano dall’ente comunale – avverrà a seguito di definizione dei relativi atti amministrativi che potranno prevedere l’assegnazione diretta o la procedura di asta nelle ipotesi di manifestazione di interesse sulle medesime aree da parte di due o più richiedenti”.