Dalle indagini condotte dai carabinieri, sarebbe emerso che l’uomo avrebbe perpetrato gli abusi sulla nipote per un periodo di quattro anni, in diverse occasioni.
La vittima subì gli orrori dello zio.
I giudici di Torre Annunziata hanno emesso una condanna di sei anni e quattro mesi di reclusione in primo grado nei confronti di A. R., un uomo di 38 anni originario di Boscoreale, processato per violenza sessuale ai danni della sua nipote minorenne.
Il presunto pedofilo avrebbe perpetrato gli abusi sulla nipote per un periodo di quattro anni, in diverse occasioni, come emerso dalle delicate indagini condotte dai carabinieri della stazione di Boscoreale, sotto la guida della Procura oplontina.
Sebbene gli eventi risalgano al 2017, sono venuti alla luce solo nell’estate del 2021, quando l’adolescente ha deciso di confidarsi con i suoi genitori, che l’hanno sostenuta nel percorso di denuncia. L’accusa sostiene che questi abusi abbiano causato “un profondo e duraturo turbamento fisico e psicologico” alla vittima. Con la pronuncia di questa condanna si giunge alla conclusione della prima fase del procedimento penale. Nel frattempo, il 38enne è stato rilasciato in libertà in seguito alle decisioni del Riesame e della Cassazione. Tuttavia, la sentenza conferma l’insieme delle accuse a suo carico.