Scafati. Salvati analizza il dato elettorale: orgoglio e delusione

Nessun orientamento al voto per il ballottaggio tra Pasquale Aliberti e Corrado Scarlato.

Cristoforo Salvati ex sindaco di Scafati
Cristoforo Salvati ex sindaco di Scafati

Il bilancio di Salvati

Ho riunito tutti i candidati delle mie liste per un confronto e per l’analisi del voto. In maniera molto serena abbiamo valutato il risultato elettorale che inevitabilmente non ci ha premiato. Per noi, il giudizio del popolo rimane sovrano e come non abbiamo mai cercato alibi prima non lo faremo oggi, mettendoci sempre la faccia.

Libertà agli elettori per il ballottaggio

Dalla riunione è emerso l’ennesimo segnale di trasparenza e di onestà intellettuale che potevamo dare: nessun orientamento al voto per il ballottaggio tra Pasquale Aliberti e Corrado Scarlato. I nostri elettori, a cui va il più profondo ringraziamento, sono liberi di scegliere chi vogliono nel segreto della cabina.

Orgoglio e delusione

Dal punto di vista personale e della coalizione siamo travolti da un sentimento contrastante. Da un lato l’orgoglio per tutto ciò che abbiamo fatto; dall’altro la delusione per l’epilogo elettorale.

I risultati ottenuti

Indelebilmente, però, resteranno nella storia di Scafati i grandi risultati ottenuti a partire dalle 58 assunzioni mai effettuate da un sindaco dal dopoguerra a oggi e che hanno caratterizzato la nostra amministrazione. Il nuovo primo cittadino, inoltre, inaugurerà il polo scolastico grazie alla capacità della mia vecchia amministrazione di sbloccare i lavori fermi da un decennio. I cittadini di Scafati potranno godersi una nuova villa comunale, quella che noi abbiamo riaperto. D’altronde, i circa 30 milioni di opere pubbliche intercettati hanno visto prevalere due unici criteri: interesse per la città e trasparenza, visto che ogni gara è stata affidata alla S.U.A.

Il lavoro svolto

Dato ancora inequivocabile è il grande lavoro svolto per traghettare Scafati fuori dal predissesto con una gestione parsimoniosa dei soldi pubblici, quelli dei cittadini e che un sindaco deve gestirli nell’unico interesse della collettività.

I troppi falchi

Per questo i sentimenti di orgoglio e delusione restano forti e contrastanti in un’avventura che ha visto troppi falchi dietro la “Poltrona” del sindaco che non hanno potuto né allungare le loro ombre per oscurarmi né i loro artigli per afferrare beni della comunità.

Ora difenderò la città in aula consiliare a testa altissima. Grazie a tutti.