Angri. “A taverna e mast’Aniello” il locale dai sapori tradizionali chiude

Il ristorante dal tipico gusto tradizionale, nato 13 anni fa all’interno delle vecchie mura, dove Mast’Aniello Ingenito svolgeva l’attività di falegname, chiude i battenti il 22 luglio.

Angri. “A taverna e mast’Aniello” il locale dai sapori tradizionali chiude

Il ristorante con una cucina a base di sapori locali, dal tipico gusto tradizionale, nato 13 anni fa all’interno delle vecchie mura, dove Mast’Aniello Ingenito svolgeva l’attività di falegname, chiude i battenti il 22 luglio.

Chiude un accorsato locale di Angri conosciuto e apprezzato in tutta la Campania e non solo. L’ultimo giorno di attività è fissato per il 22 luglio. Sarà quello anche il giorno in cui sarà possibile gustare un’ultima cena.

Il locale, situato nel borgo Ardinghi, centro antico di Angri, ha avuto in questi anni di attività, apprezzamenti e riconoscimenti per la passione e l’amore della cucina oltre che per l’accoglienza e la qualità delle materie prime usate per la preparazione dei piatti.

Il ristorante era gestito magistralmente da Antonio e Lucia, con il figlio Alfonso, che basavano il loro lavoro sui piatti tipici del territorio. Il locale era nato da 13 anni all’interno di una vecchia falegnameria di Aniello Ingenito, papà di Lucia, appunto Mast’Aniello, da lì il nome “A taverna e mast’Aniello”.

“È stato bello ricercare le radici dei piatti della tradizione e offrire tutto ciò che avevamo ai nostri clienti. Grazie a tutti per averci sostenuto in questi anni di attività” – così Antonio e Lucia hanno salutato via social quanti hanno apprezzato i loro sforzi e i loro piatti della tradizione locale.

“È stata un’esperienza travolgente, in cui ci si ritrova coinvolti in sentimenti contrastanti, fatti di momenti magici e nello stesso tempo difficili, in cui ci si diverte, si canta, si grida con passione ed euforia. In 13 anni abbiamo maturato idee ed esempi che lasceranno un buon ricordo, che parleranno di storia e di buon gusto, in tutti coloro che sono venuti a trovarci”.

Ufficialmente il locale è in vendita: problemi legati a una lunga convalescenza di Lucia, contitolare che non si è ancora ripresa da un brutto  incidente stradale e a nuove idee da parte di Alfonso lo chef, che vede il suo futuro altrove, hanno spinto Antonio Orlando, l’oste, a mettere in vendita “A taverna”.

Per ora non è certo se ci sarà un seguito, solo il futuro lo dirà, quello che è certo è che Angri e gli appassionati della buona cucina, che sperano in un ripensamento o in un cambio di proprietà all’altezza, perdono un punto di riferimento nella degustazione di piatti tipici del territorio.