Pagani. Fine precariato a scuola: professoressa in scooter fino a Cuneo

Pagani. Quella di Stefania Moscariello è la storia di una madre che, per amore delle sue figlie, ha affrontato cinque anni di supplenza in provincia di Cuneo

Stefania Moscariello. Docente in sccoter - Agro24
Stefania Moscariello. Docente in sccoter - Agro24
Pagani. Fine precariato a scuola: professoressa in scooter fino a Cuneo

«Perché la vita è piena di ostacoli, ma la forza e la determinazione di andare avanti non devono mai mancare». Quella della paganese Stefania Moscariello è la storia di una madre che, per amore delle sue figlie, ha affrontato cinque anni di supplenza in provincia di Cuneo, con trasferte settimanali pesanti e difficili. Il calvario è finito lo scorso 1 settembre con la firma del primo contratto a tempo indeterminato, festeggiato con un grande viaggio, on the road, da Pagani a Savigliano in sella al suo scooter. Ha percorso 900 chilometri per festeggiare la fine del precariato.

Tenacia

Resistenza, determinazione e tante voglia di vivere rimanendo legata al proprio territorio: questa è Stefania Moscariello, docente presso l’istituto comprensivo Santarosa a Savigliano, centro di circa 21mila abitanti in provincia di Cuneo. La docente, nel 2018, era in ricerca di una cattedra di supplenza per iniziare il turbolento e difficile percorso dell’inserimento all’interno del mondo della formazione, caratterizzato da un grande precariato soprattutto nei primi anni. La Moscariello, madre di due figlie minorenni, senza paura ha deciso di immergersi in quest’avventura per mandare un messaggio forte alla sua famiglia e anche al suo territorio, nonostante le grandi difficoltà incontrate all’inizio.

«Ho accettato perché ho sempre voluto dimostrare di poter raggiungere il mio scopo: un lavoro stabile che possa garantire a me e ai miei cari maggiore serenità. Quando ho saputo di dover insegnare in provincia di Cuneo sapevo che sarebbe stato difficile, ma l’ho voluto anche per dimostrare che si può lavorare ovunque e mantenere i contatti con la propria terra – ha affermato – . Dopo poche settimane ho avuto una paresi facciale dovuto allo stress dei viaggi. Una situazione dalla quale ne sono uscita solo dopo diciotto mesi. Nel mezzo altri problemi fisici, ma anche psicologici perché gli sforzi erano tanti».

I viaggi quotidiani

La docente, infatti, è stata costretta a partire spesso il pomeriggio del giorno prima per arrivare alle prime ore del mattino in Piemonte, arrivando poi a scuola e tornando a Pagani in piena notte.

Dopo cinque anni, però, è arrivata la notizia del contratto a tempo indeterminato, festeggiato con un viaggio eroico a bordo del suo scooter in direzione Piemonte. «Un viaggio favoloso ha puntualizzato -. Nonostante avessi fatto i controlli del caso, il mezzo, all’altezza di Napoli, ha dato problemi. Fermato alla stazione di servizio, ho scoperto di avere una perdita all’olio, al punto tale di aver anche sporcato la ruota anteriore. Ho dovuto così fare un pit stop dal meccanico e in autolavaggio, trovando in supporto sempre persone speciali che mi hanno rassicurato e dato forza per continuare il viaggio».

Il ruolo

Superato l’intoppo, la trasferta della professoressa è poi continuata verso Lazio, Toscana e Liguria. Proprio in quest’ultima regione, la docente ha firmato il contratto a tempo indeterminato. Il viaggio di ritorno, cominciato da Savigliano, ha vissuto meno peripezie, con una sosta romantica a Napoli, nello splendido scenario di Mergellina dove ad attenderla c’erano il marito e una sfogliatella.

Le decisioni

Un viaggio iniziato il 30 agosto e concluso il 3 settembre, che ha commosso tutti. E ora? «Adesso sono in congedo trimestrale per accudire mia madre. In questo periodo capirò se trasferirmi con lei nelle zone di Cuneo fino al termine dell’anno scolastico, visto che ora anche le mie figlie sono ormai autosufficienti. Altrimenti sarò al fianco di mia madre fino per tutto il periodo delle attività didattiche», ha concluso la Moscariello, che nei prossimi mesi il trasferimento per ritornare a insegnare in Campania.

Alfonso Romano