Scafati. Strutture sportive verso l’affidamento ai privati

Scafati. Strutture sportive, gestione ai privati. Accelerata sulla procedura visto il degrado in cui versano le aree di proprietà dell’Ente

Scafati. Centro sportivo Via Della Resistenza
Scafati. Centro sportivo Via Della Resistenza
Scafati. Strutture sportive verso l’affidamento ai privati

Dopo la rifunzionalizzazione dello stadio il focus è ora sulle aree di via della Resistenza e via Tricino. Da recuperare, infatti, ci sono il parco Primato, il Palatenda e diversi campi da tennis abbandonati perlopiù da oltre cinque anni. L’amministrazione comunale sul caso palesa difficoltà interne dovute alla mancanza di personale. La soluzione è quindi esternalizzare le strutture entro la fine dell’anno.

Il sopralluogo

Il sindaco Pasquale Aliberti ha visitato, insieme all’assessore al ramo Diego Chirico e al consigliere comunale delegato Raffaele Celiberto, gli spazi sportivi abbandonati. I tre hanno potuto constatare il degrado che attanaglia le strutture. Il parco Primato è ormai tornato a essere una giungla urbana, con il campo sportivo che viene sempre più divorato dalla vegetazione, mentre il Palatenda di via Tricino e i campi da tennis di via della Resistenza restano sempre nel mirino dei vandali, con materiale razziato ovunque, tracce di bivacchi e tanto altro.

La desolazione di Aliberti

«Abbiamo visto solo distruzione, abbandono e incuria. Mi piange il cuore, sono le strutture che abbiamo realizzato durante il mio precedente sindacato, alcune inaugurate e utilizzate diventando un momento di riferimento, altre addirittura mai inaugurate nonostante fossero state completate. Sono triste se penso a quanta passione abbiamo messo in campo in quegli anni per ottenere i finanziamenti, per progettare le opere e realizzarle. Adesso è tutto vandalizzato, tutto distrutto ma noi dobbiamo farle rinascere» dice Aliberti.

L’impegno dell’ente

L’impegno dell’Ente però necessita di strategie ben precise, tenuto conto delle difficoltà ataviche che vive la macchina amministrativa sia dal punto di vista economico che di organico. A palesare ciò è stato anche il sindaco Aliberti, che non ha mai nascosto la volontà politica di arrivare a esternalizzare il patrimonio sportivo municipale. «Non abbiamo personale per poterle gestire. Da qui a dicembre è nostra intenzione metterle in funzione attraverso la partecipazione dei privati e quindi trasformando questo disastro in una opportunità economica e soprattutto in un vantaggio per i ragazzi, per le associazioni e i cittadini – ha precisato – . Creeremo nuovi spazi di aggregazione».

Dunque ora si accelererà sul tema. È previsto nel prossimo consiglio comunale di giovedì, infatti, l’approvazione del regolamento comunale per il loro utilizzo, che vedrà come passo successivo quello dell’esternalizzazione delle strutture. Si spera così di arrivare, alla fine dell’anno, con la ratifica almeno della prima intesa pubblico – privato per uno degli impianti comunali.

Alfonso Romano