San Marzano, invettive contro Iaquinandi: Migliaro si difende

San Marzano sul Sarno. Si difende il cittadino finito negli ultimi giorni nel mirino dell’amministrazione della sindaca Carmela Zuottolo

Luigi Migliaro - Agro24
Luigi Migliaro - Agro24
San Marzano, invettive contro Iaquinandi: Migliaro si difende

Si difende il cittadino finito negli ultimi giorni nel mirino dell’amministrazione della sindaca Carmela Zuottolo per aver “augurato la morte di cancro” al vice sindaco Marco Iaquinandi. “Nego di aver insultato, premeditatamente, chicchessia o di avere intenzionalmente voluto il male di alcuno. Ho espresso dei pareri che rimangono nel perimetro del legittimo, di ciò che la nostra legge ci consente. Non ho usato parole volgari, ho usato espressioni forti che non possono essere ricondotte arbitrariamente e strumentalmente a insulti” sono le parole di Luigi Migliaro, protagonista di una diretta sul web una decina di giorni fa nella quale il residente marzanese avrebbe utilizzato parole molto forti per criticare l’operato dell’amministrazione Zuottolo.

Lo sdegno

L’oggetto dello sdegno è un passaggio in critica del vicesindaco Marco Iaquinandi, che avrebbe adirato il cittadino in particolare per una serie di temi che vanno dalla manutenzione ad altri servizi e vicende. Da qui la locuzione interpretata come augurio di morte dall’amministrazione, che Migliaro invece ha sin da subito rettificato, facendo un paragone con le stesse parole della sindaca Carmela Zuottolo utilizzate in un momento social: “l’espressione da me usata dovrebbe avere la stessa valenza di quella usata in più occasioni dal sindaco Carmela Zuottolo per esprimere il suo dissenso verso la sua cittadinanza ‘sono minorati senza speranza che non portano, né vanno da nessuna parte… cattiveria e ignoranza regnano sovrani… il Vesuvio un giorno ci penserà'”.

Un eufemismo?

La morte è stata utilizzata da Migliaro come momento di giudizio di una persona, rifacendosi culturalmente alla famosa “livella” di Totò, messaggio che è stato però profondamente travisato per il dispiacere dell’uomo vista l’aggiunta colorita del “cancro”, altra piaga riconducibile al territorio dell’agro e non solo.

La condanna

“A San Marzano sul Sarno siamo giunti a un livello tale per cui le manifestazioni di dissenso, per fortuna ancora oggi libere e democratiche, da parte del cittadino divengono manifestazioni da reprimere con violenza verbale e non solo” conclude Migliaro “In questi amministratori, invece di trovare ascolto e dialogo ho trovato una condanna. Ritengo, invece che i principi di difesa della libertà devono sempre prevalere da parte di chiunque. Le leggi usate come strumento di repressione, imbrigliano le azioni ma non le opinioni o le idee, questo succede solo nelle tirannie”.

RePol