Scafati. Sindacati sul piede di guerra per le condizioni di lavoro

Protesta a Scafati: addetti pulizia lamentano paghe basse. Cisl chiede chiarimenti su buoni pasto polizia e progressioni verticali

Scafati Comune
Scafati Comune
Scafati. Sindacati sul piede di guerra per le condizioni di lavoro

Sindacati sul piede di guerra a Scafati: gli addetti alla pulizia lamentano paghe irrisorie e si preparano allo sciopero, mentre la Cisl reclama chiarimenti sui buoni pasto erogati agli agenti della polizia locale e sull’attivazione del progressioni verticali. Lavoratori in agitamento a palazzo Mayer sui versamenti delle retribuzioni e dei diritti accessori degli impieghi. A denunciare con forza lo stato di difficoltà del personale addetto alla pulizia è la Flaica, guidata dal segretario provinciale Gerardo Rosanova, che rileva un vero e proprio sfruttamento. «Assurdo pensare come negli spazi comunali si possa dar adito al lavoro povero, con lavoratori pagati pochissimo e contratti che non tenevano conto dell’inflazione in continuo aumento», è il rammarico del sindacalista dopo l’ultimo incontro con la controparte amministrativa. I lavoratori dipendenti della Coop Ariete denunciano infatti troppe poche ore di lavoro, tra le 9 e le 10 a settimana, che ratificano di fatto uno stato al di sotto della soglia della povertà, suggerendo di passare a turni da 16 ore.

Condizioni di lavoro discutibili

Al tempo stesso i lavoratori sono costretti a cambiarsi e a provvedere al proprio stato di igiene personale in autonomia: di qui la richiesta di spogliatoi con bagni e doccia da utilizzare dopo il lavoro: «L’incontro è stato molto deludente, con l’Ente quasi a rinfacciarci che gli spazi non sono puliti – ha spiegato Rosanova – ma come si può garantire l’igiene di un luogo pubblico e frequentato con un unico turno da un’ora e mezza circa nel primo pomeriggio? Aumentare le ore non significa corrispondere somme maggiori alla società e quindi compensi maggiori ai lavoratori, ma anche garantire un servizio sempre più efficiente».

L’ultimatum

Il muro temporaneo di palazzo Mayer ha così costretto la Flaica a chiedere l’attivazione della procedura di raffreddamento del conflitto con relativo tentativo di conciliazione innanzi al prefetto Francesco Esposito. Il sindacato ha imposto l’ultimatum all’amministrazione nei prossimi cinque giorni, prima della dichiarazione di sciopero.

Altre questioni: Polizia locale e settori amministrativi

A minacciare lo stato di agitazione permanente anche la Cisl, che giovedì ha radunato decine di dipendenti comunali. La priorità sono le progressioni verticali, da rispettare, in linea con il piano di fabbisogno del personale, entro il 31 dicembre per non deludere le aspettative dei lavoratori. Al tempo stesso, la Cisl richiede posizionamenti precisi della politica su temi irrisolti da anni come l’erogazione dei buoni pasto alla polizia locale e la formulazione dei turni di reperibilità non solo nel comando di via Pietro Melchiade ma in tutti i settori amministrativi. Questioni che, se non saranno sciolte dall’amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Aliberti, porteranno a un altro stato di agitazione permanente in una macchina comunale sempre più spesso infuocata.

Alfonso Romano