La Procura di Salerno, sotto la guida del procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha preso provvedimenti richiedendo e ottenendo un provvedimento cautelare nei confronti di cinque individui. Tra questi, tre sono attualmente agli arresti domiciliari: Gino Rosola e Eliseba Sergiano, provenienti dalla Lucania, e Daniele Guarnieri di Battipaglia. Per altri due, Francesco Iannello di Venosa e Annamaria Giallorenzo di Eboli, è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Complessivamente, sedici persone sono coinvolte nell’indagine.
Truffe online: tra gli indagati la padrona dei pitbull di Eboli
Tra gli indagati spicca il nome di Gaia Sabato, già sotto inchiesta per il coinvolgimento nel caso del tragico omicidio del bambino di 13 mesi, Francesco Pio D’Amaro, morto sbranato da due pitbull a Campolongo. Durante le indagini, è emerso che a Sabato sarebbe stata confiscata una carta utilizzata per trasferimenti di denaro ottenuti tramite frode informatica.
Truffe online: come agivano
Il modus operandi dei truffatori consisteva nell’invio di SMS contenenti link che indirizzavano a pagine simili a quelle dell’home banking, richiedendo le credenziali degli utenti. Successivamente, veniva chiesto di inserire l’OTP generato da un’applicazione sul telefono dell’utente, permettendo così l’accesso alle credenziali bancarie. Fingendosi operatori bancari, consigliavano agli utenti di disinstallare l’app o scaricare un antispam, agevolando ulteriormente l’accesso al conto corrente della vittima ignara.
Ora spetta al giudice valutare le responsabilità e il coinvolgimento di ciascun indagato all’interno di questa rete criminale.