Angri Scafati. Il rito del “vacile cu ‘e rrose” omaggio a Maria

Il rito del "vacile cu 'e rrose" è un'antica tradizione ancora viva tra gli abitanti di Angri ma anche in parte di quelli di Scafati

Scafati Bagni il Vacile con le rose
Scafati Bagni il Vacile con le rose
Angri Scafati. Il rito del “vacile cu ‘e rrose” omaggio a Maria

Il rito del “vacile cu ‘e rrose” è un’antica tradizione ancora viva tra gli abitanti di Angri ma anche in parte di quelli di Scafati. Un suggestivo rito, celebrato nel giorno che precede l’Ascensione, dedicato a Santa Maria dei Bagni, alla quale la comunità angrese è devota da secoli.

La preparazione

La preparazione del bacile delle rose è un momento di grande significato e doviziosa cura. I devoti raccolgono rose di dimensioni generose e, con delicatezza, “spampanano” i petali, separandoli con cura dai fiori. Accanto ai petali di rosa, vengono aggiunte foglioline di menta, creando così una fragrante e colorata miscela.

L’immersione nell’acqua

Una volta raccolti i petali e le foglioline di menta, vengono immersi in una bacinella d’acqua, dando vita al “bacile delle rose”. Questa bacinella, così preparata, viene posizionata sull’uscio di casa, durante la notte, in attesa del momento speciale.

La tradizione popolare

Secondo la tradizione popolare, durante la notte dell’Ascensione, un Angelo discende dal cielo per benedire l’acqua contenuta nel bacile delle rose. Questa benedizione conferisce all’acqua poteri speciali, trasformandola in una fonte di purificazione e protezione.

Al mattino seguente i devoti di questo rito utilizzano l’acqua benedetta per effettuare delle abluzioni, simbolo di rinascita e purificazione spirituale. Un gesto rituale che rafforza il legame tra la comunità e la loro fede, mentre si affidano alla protezione e alla benevolenza di Santa Maria dei Bagni, il santuario che sorge a Scafati e meta in questi giorni di una commosso pellegrinaggio alla “Fonte Miracolosa” del Fosso altro luogo significativo, di miracoli e di preghiera.

Natalia Pepe

Natalia Pepe