Uno dei presunti responsabili dell’agguato armato avvenuto il 19 luglio scorso al Lido Azzurro di Torre Annunziata è stato arrestato il 26 luglio. Si tratterebbe di un ragazzo di 18 anni legato al clan Gionta e con precedenti di polizia.
L’arresto è stato effettuato grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e della Squadra Mobile di Napoli.
L’agguato sarebbe scaturito da una discussione per futili motivi con uno dei bagnanti, durante la quale il giovane avrebbe percepito “uno sguardo di sfida”. Accompagnato da un complice ancora non identificato, è tornato armato di pistola e fucile, sparando tra la folla di bagnanti. Fortunatamente, l’obiettivo dell’attacco è riuscito a fuggire senza riportare ferite.
L’accusa
Accusato di tentato omicidio, strage, detenzione e porto di armi da sparo con l’aggravante del metodo mafioso, il fermo del giovane non è stato convalidato dal gip, che ha comunque emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’aggravante del metodo mafioso è stata esclusa solo per il reato di strage.
Le parole di Francesco Emilio Borrelli
Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha commentato l’episodio sottolineando la crescente influenza dei giovani nella criminalità organizzata, caratterizzati da una pericolosa mancanza di strategia e rispetto per la vita. Borrelli ha ribadito la necessità di presidiare i luoghi pubblici e di allontanare i minori dalle famiglie malavitose, offrendo loro nuove opportunità di vita.