Scafati. Fiume puzzolente, asse con l’Arpac per i controlli. Sotto la lente le aziende conserviere che scaricano nel tratto cittadino del fiume Sarno
Inquinamento del tratto scafatese del fiume Sarno, i miasmi insopportabili in tutto il territorio comunale ritornano e la polemica politica impazza. Da maggioranza a minoranza è unanime il grido d’allarme. Il sindaco Pasquale Aliberti mette a disposizione un numero per segnalazioni da parte dei residenti e attivare così l’Arpac e polizia locale. Torna a esplodere la rabbia e indignazione di una comunità che vede nel comprensorio del fiume Sarno non una risorsa di vita ma un pericolo di morte. Da oltre un paio di settimane, il corso d’acqua, in tutti i suoi canali, è tornato a essere torbido con cattivi odori che fuoriescono a ogni ora del giorno e della notte.
Situazione storica
Una situazione storica, che ritorna così dalla periferia al centro che ha trovato l’ennesima polemica dei politici, che chiedono alle autorità preposte un forte impegno sulla vicenda. In tal senso il consigliere comunale di minoranza Francesco Carotenuto ha ricordato una serie di impegni da portare avanti a livello comunale: «Controlli, mappatura degli scarichi, incontri con gli industriali e tutta una serie di politiche atte a contrastare il fenomeno degli scarichi all’interno del fiume Sarno», ha detto.
Santocchio, pochi controlli
Forte la critica anche del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Mario Santocchio, che spiega come «non si può però scaricare solo sulla Regione o su altri enti la responsabilità, quando a bilancio il Comune non investe un solo euro in attrezzature, strumenti e risorse per contrastare il problema. Soprattutto alla luce dei ritardi e disorganizzazione degli enti preposti ai controlli».
Aliberti si attrezza
Nel frattempo, però, il sindaco Aliberti ha deciso di intervenire sulla situazione, mettendo a disposizione della cittadinanza un numero di telefono per accogliere tutte le segnalazioni di miasmi lungo il territorio scafatese e che saranno successivamente girate a polizia locale e tecnici Arpac per le verifiche del caso. «Siamo partiti con i controlli – ha sottolineato – . Le segnalazioni arriveranno al nostro ufficio ambiente che con la polizia locale e Arpac interverrà per individuare casi di sversamenti. Questi verranno segnalati alla Regione che provvederà a multare e segnalare il tutto alla Procura della Repubblica. Abbiamo già un crono programma di interventi su alcune aziende già segnalate a cui si aggiungeranno quelle delle segnalazioni».
Alfonso Romano