A Scafati, la questione ambientale continua a destare preoccupazione tra i cittadini e i rappresentanti locali. Mario Santocchio ha recentemente criticato l’immobilismo delle istituzioni e del sindaco, che, a suo dire, nonostante l’emergenza ambientale in corso, si trova “nella sua villa al mare”. Santocchio ha proposto una serie di misure concrete per affrontare il problema dell’inquinamento, sottolineando che la soluzione definitiva è nelle mani del Parlamento, ma che il Comune deve fare la sua parte.
Tra le proposte avanzate, Santocchio ha suggerito di affiancare un’associazione di Guardie Ambientali alla Polizia Municipale per monitorare gli scarichi abusivi, con una convenzione trimestrale a basso costo. Ha inoltre esortato il Comune a costituirsi parte civile nei procedimenti contro chi inquina, e a prendere misure drastiche, come la dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria con eventuale evacuazione delle aree colpite.
Le critiche e la denuncia di Santocchio
Santocchio ha criticato anche l’inefficacia dei controlli dell’Arpac, suggerendo di stipulare una convenzione con un laboratorio autorizzato per effettuare controlli più rapidi e puntuali. Infine, ha chiesto al Consiglio Comunale e alla Giunta di presentare una delibera che denunci senza esitazioni il grave inquinamento derivante dall’apertura della stagione conserviera, esortando tutti i rappresentanti politici a fare la loro parte per risolvere il problema.
Santocchio ha concluso il suo intervento ricordando che le manifestazioni, pur avendo visto una massiccia partecipazione, non hanno portato a risultati concreti, sottolineando che la risposta deve essere politica e che il Comune deve iniziare ad agire secondo le proposte avanzate.
“Le manifestazioni non servono, io ne ricordo due in particolare organizzate durante il commissariamento comunale, che ha visto una massiccia partecipazione di cittadini, comitati, associazioni, parrocchie e commercianti. Ricordo pure una processione della nostra Patrona Santa Maria Delle Vergini, con sosta sul ponte in piazza Vittorio Veneto. Tutto inutile. La risposta deve essere politica, ad ogni livello, ma il Comune cominci a fare la sua parte, come da noi suggerito”.