Angri leghista. La Maggioranza Ferraioli boccia la mozione contro l’autonomia differenziata
Nel consiglio comunale del 29 luglio ad Angri, la mozione presentata dai consiglieri Marco De Simone, Giuseppe Del Sorbo (1971), Alberto Milo, Pasquale Mauri e Annamaria Russo è stata respinta dalla maggioranza guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli e di chiara matrice leghista. La mozione mirava a mobilitare il comune per sostenere un referendum abrogativo contro la Legge Calderoli, focalizzata sull’autonomia differenziata delle regioni.
La mozione
“La nostra mozione aveva l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui rischi di questa legge per il Sud Italia e sulle gravi conseguenze che essa avrà per settori cruciali come scuola, sanità, trasporti, energia, cultura e sport. Comparti essenziali per lo sviluppo e il benessere di un territorio e di una nazione” afferma Pasquale Mauri, consigliere comunale ed ex sindaco di Angri e uno dei proponenti della mozione.
Affiliazioni leghiste della maggioranza
Secondo Mauri, l’amministrazione Ferraioli, che è palesemente affiliata al partito di Matteo Salvini, ha dimostrato un atteggiamento orientato a proteggere gli interessi dell’agenda nordista, a scapito della promozione della difesa dei territori locali. “Questo atteggiamento impedisce alla cittadinanza di comprendere appieno le conseguenze di una legge che potrebbe compromettere la qualità e l’accesso ai servizi essenziali,” ha aggiunto.
Lotta continua
Nonostante il rigetto della mozione, Mauri ha ribadito l’impegno dei consiglieri nel continuare a lottare per informare e mobilitare la cittadinanza. “Per evitare che lo slogan ‘Prima il Nord’ diventi ‘Solo il Nord’, è necessario che i cittadini siano consapevoli delle ripercussioni della legge Calderoli sulla loro vita quotidiana” conclude Mauri.
Natalia Pepe