La guerra dei rifiuti e la disputa tra Sant’Antonio Abate ed Angri

Le tensioni tra Sant’Antonio Abate e Angri. L’ultima disputa riguarda lo smaltimento illecito di rifiuti nelle strade delle periferie

Cosimo Ferraioli e Ilaria Abagnale - Agro24
Cosimo Ferraioli e Ilaria Abagnale - Agro24
La guerra dei rifiuti e la disputa tra Sant’Antonio Abate ed Angri

Le tensioni tra l’amministrazione comunale di Sant’Antonio Abate, guidata dalla sindaca Ilaria Abagnale, e quella di Angri, sotto la guida del sindaco Cosimo Ferraioli, continuano ad alimentarsi, con l’ultima disputa che riguarda lo smaltimento illecito di rifiuti nelle strade delle periferie a confine tra i due comuni.

Il problema

La sindaca Abagnale ha messo in luce il problema sotto un commento di uno dei suoi post social, molto seguito e popolare, criticando la mancanza di controlli da parte del comune limitrofo e sottolineando che l’amministrazione di Angri dovrebbe “redimere chi infrange le regole”. La situazione, già tesa a causa di problemi legati alla viabilità, si è quindi aggiornata con reciproche accuse di “invasione di rifiuti” nei rispettivi territori comunali.

Altri punti di contesa

Un altro punto di contesa è la viabilità, specialmente riguardo il tratto di confine in Via Satriano. L’amministrazione Ferraioli accusa Sant’Antonio Abate di deviare il traffico pesante su un tratto di strada ristretta nei pressi del ponte dell’autostrada, causando notevoli disagi agli abitanti. Nonostante diversi tentativi negli ultimi anni, una soluzione definitiva sulla attuazione dei sensi unici nella zona non è ancora stata trovata.

Rivalità crescente

La rivalità tra i due comuni non è nuova. La scorsa primavera, un’altra disputa ha riguardato la ridenominazione dell’uscita dell Autostrada 3, alla “diramazione” di Via Paludicelle, dimostrando ancora una volta quanto siano complesse le relazioni tra i due amministratori locali.

Con le tensioni che continuano ad alimentarsi, è chiaro che le questioni in essere tra Sant’Antonio Abate e Angri necessitano di un dialogo aperto e collaborativo per tentare di trovare soluzioni sostenibili che possano giovare a entrambe le comunità cittadine che poi, in effetti, vivono gli stessi disagi.

Natalia Pepe