Trapianti di fegato al Cardarelli: tre interventi in tre giorni
Nel corso delle giornate del 31 luglio, 1° e 2 agosto, l’ospedale Cardarelli ha visto compiuti tre interventi importanti: i trapianti di fegato su tre uomini, rispettivamente di 50, 55 e 61 anni. Questi pazienti, affrontando gravi neoplasie non operabili o una grave epatopatia terminale, hanno ricevuto una nuova speranza di vita grazie alle eccellenze delle equipe della Chirurgia Epatobiliare e Trapianto di Fegato, guidata dal dottor Giovanni Vennarecci, e della Terapia Intensiva Fegato (UTIF), sotto la direzione del dottor Giuseppe De Simone.
Già 29 interventi dall’inizio dell’anno
Con questi ultimi interventi, i trapianti di fegato effettuati dall’inizio dell’anno presso il Cardarelli sono ora 29, contribuendo al totale di 51 nel 2023. Tuttavia, oltre 70 pazienti restano in attesa di un organo, sottolineando l’importanza critica della donazione degli organi.
La procedura
La procedura di trapianto di fegato è estremamente complessa, durando dalle 4 alle 14 ore, durante le quali l’organo malato viene rimosso e sostituito con uno sano del donatore. Questo richiede un’attenta sutura dei vasi sanguigni per garantire il corretto flusso di sangue, vitale per la funzionalità immediata e a lungo termine del nuovo fegato.
Monitoraggio costante
Le prime ore post – operatorie sono altrettanto delicate, con un costante monitoraggio dei parametri vitali del paziente in Terapia Intensiva. Una delle sfide principali affrontate dalle equipe è stata la carenza di sangue, fondamentale per le trasfusioni necessarie durante e dopo il trapianto.
La rete medica
Il Centro Trapianti del Cardarelli non si limita alla sola esecuzione delle operazioni: partecipa attivamente ai Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) regionali, contribuendo alla diagnosi precoce e al trattamento dell’epatocarcinoma, un impegno che riflette il suo ruolo cruciale nella gestione delle malattie epatiche complesse.
Donazione di organi
L’ospedale invita tutti a considerare la donazione degli organi come un atto di generosità che può salvare vite umane, incoraggiando l’adesione presso gli Sportelli Amico Trapianti e durante il rinnovo della Carta di identità.
Quindi i trapianti di fegato al Cardarelli oltre a offrire una seconda possibilità di vita ai pazienti affetti da malattie gravi e progressivamente debilitanti, rappresentano anche un esempio tangibile di come la medicina specialistica e l’impegno umanitario possano concretamente migliorare la qualità della vita delle persone.
Natalia Pepe