Crisi del Pronto Intervento 118 e carenze al Pronto Soccorso di Nocera Inferiore
Il sistema di pronto intervento e i pronto soccorso degli ospedali della Campania mostrano segni evidenti di crisi, con gravi ritardi e mancanze che mettono a rischio la salute dei cittadini. Nella giornata di ieri, l’ennesimo emblematico episodio ha evidenziato le falle di sistema paradossale: per un’emergenza ad Angri, l’ambulanza del 118 ha impiegato ben 45 minuti per arrivare, partendo da Fisciano. Questo ritardo, dovuto alla mancanza di mezzi medicali più vicini, rappresenta un grave paradosso che evidenzia le carenze strutturali e organizzative del servizio 118 sul territorio.
Intasamento dell’presidio ospedaliero Umberto I
A peggiorare la situazione è l’intasamento cronico del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. L’unica struttura ospedaliera operativa nella zona, che deve far fronte a un bacino d’utenza di oltre 400.000 persone, è sovraccarica e i tempi di attesa per i pazienti, soprattutto per i casi gravi, sono drammaticamente lunghi. Con l’ospedale di Sarno non pienamente operativo e quello di Scafati chiuso da tempo, il sistema sanitario locale è da tempo al collasso e maggiormente in queste settimane di ferie del “ferragosto”.
Cercare una soluzione
È ormai urgente e indifferibile che politici e tecnici intervengano per riformare il sistema di pronto intervento e potenziare il personale medico, specialmente nei pronto soccorso, per garantire un servizio efficiente e tempestivo ai cittadini che ne urgono. Questa non è sanità ma terzo mondo.
Luciano Verdoliva