Angri. Anniversari: nel ricordo del Professore Gennardino Alfano
Il 16 settembre 2010 si spegneva Gennardino Alfano, un uomo che aveva dedicato la sua vita alla scuola, ai giovani e al giornalismo. Il Professore Alfano seppe coniugare con passione questi due mondi apparentemente distanti ma profondamente legati. La morte strappò una grande risorsa cittadina, un professore solitario ma luminoso, che seppe congedarsi dal mondo senza fare rumore, come se volesse rispettare quella discrezione che aveva sempre mostrato, anche nei suoi scritti giornalistici.
Il Professore Alfano non era uno che si accontentava della superficialità. I giornali, con le loro parole destinate a svanire nell’arco di un giorno, rappresentavano per Lui un mezzo fugace ma comunicativamente potente, un riferimento per i tempi cui i social erano in gestazione. Con la sua penna, letteralmente, ogni articolo diventava un saggio breve, ogni riga era un rosario di parole semplici ma intense. Quanta premura riponeva nei “suoi” ragazzi che non erano solo studenti, ma veri amici, ai quali trasmetteva non solo le proprie conoscenze e le esperienze, ma anche un amore profondo per la vita.
Motori e velocità
Parlava con entusiasmo di motori e corse automobilistiche, con quella scintilla negli occhi che solo una vera passione può accendere. Raccontava con vivida emozione delle sue esperienze tra i bolidi di Formula 1 che sfrecciavano a trecento all’ora, del rombo potente della Ferrari, dell’odore inconfondibile della gomma bruciata e del grasso dei motori, e di quel coraggio necessario per dominare tali potenze. Era l’era meccanica e Lui ne aveva fatto parte. Gennardino incarnava questo mondo di velocità e adrenalina, ma allo stesso tempo trovava pace nella semplicità della sua terra, dedicandosi con amore alla coltivazione degli ortaggi e all’allevamento delle galline ovaiole.
Un anniversario
Oggi, a quattordici anni dalla sua scomparsa, il ricordo del Professore Alfano si riaccendé vivo e presente. Usando un po di retorica potrebbe essere facile immaginare che, in qualche modo, ovunque possa esserci ancora, con le sue doti innate di organizzatore faccia ancora la differenza, come quelle che aveva messo in campo nelle memorabili estati angresi dai primi anni novanta fino al primo decennio di questo secolo quando già i Comuni erano a corto di budget.
Qui tra Noi
Come nelle parole di Edgar Lee Masters nell’Antologia di Spoon River, “là su quelle colline giace il mio cuore, sepolto con loro,” anche il Professore Alfano, ha lasciato una parte di sé tra noi, nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di poterlo apprezzare. E così, la sua presenza, anche a distanza di anni, continua a esserci, presente al fianco di chi ha potuto in qualche modo camminare al suo fianco apprezzandone sopratutto la semplicità. Sei qui Prof.
Luciano Verdoliva