Scafati. Tari, si apre la caccia ai furbetti: migliaia di avvisi in arrivo
Scafati, via alla riscossione coattiva della tassa rifiuti nel periodo 2018 – 2023. Tra famiglie e imprese individuate mille posizioni sconosciute alla banca dati Tari a Scafati, palazzo Mayer pronta a lanciare una nuova operazione di riscossione della tassa sui rifiuti nei confronti dei cattivi pagatori dal 2018 al 2023. Nelle ultime ore con determina dirigenziale l’amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Aliberti ha individuato la presenza di oltre un migliaio di pratiche inevase da parte di cittadinanza e privati, rappresentativo di un fenomeno d’evasione ancora forte sul territorio.
Alta evasione
“Oltre il 40% della cittadinanza non paga la Tari” ha più volte tuonato negli ultimi mesi il primo cittadino scafatese Pasquale Aliberti, che sin dal suo insediamento ha messo in campo azioni volte a limitare un caso che produce ogni anno profonde perdite per la macchina comunale. Un aspetto questo assolutamente prioritario del resto per un ente sottoposto a piano di riequilibrio economico – finanziario, con la necessità quindi di diminuire le passività aumentando al contempo gli incassi per un servizio fondamentale come la gestione dei rifiuti urbani. A partire da un contesto difficile e che richiede manovre “lacrime e sangue” arriva la determina dirigenziale, che affronta nello specifico la necessità di inviare un totale di 1375 avvisi di accertamento per omessa o infedele dichiarazione relativa alla tassa sui rifiuti, con un prospetto di incasso importante che si aggira intorno al milione e settecento mila euro. Visto il rischio anche di scadenze per procedere, il principale capitolo riguarda la Tari del 2018, che vede accertamenti verso 832 soggetti per un importo complessivo pari quasi a 900 mila euro, rappresentando di fatto la priorità assoluta in termini di incasso. Seguono quindi l’annualità 2019, con 169 avvisi determinati per un valore pari a 240 mila euro, 2020 e 2021, rispettivamente con 150 e 128 avvisi per un totale ancora di 240 mila euro e 200 mila euro circa.
La pressione
Minore la pressione, anche vista una dichiarata leggera diminuzione di evasione, sulle annualità 2022 e 2023, che in totale raccolgono poco meno di 100 avvisi per un totale che supera di poco i 110 mila euro. “Se noi abbiamo un PEF di 10 milioni di euro al momento, con una evasione così alta, ne riscuotiamo sei e quattro si perdono per strada” ha spiegato il sindaco Aliberti in uno degli ultimi confronti avuti proprio nel quartier generale della società partecipata addetta alla raccolta e allo spazzamento dei rifiuti ACSE Spa “Abbiamo trovato in questo anno di amministrazione più di mille tra famiglie ed attività che non erano proprio presenti nella banca dati, li abbiamo scovati e pagheranno l’attuale e il pregresso. E spesso tra questi soggetti si nasconde chi adora stare sui social a fare polemica perché magari un giorno qualche strada non è pulita”.
Alfonso Romano