Nel piccolo Comune di Sanza, un tranquillo borgo in provincia di Salerno, l’amministrazione comunale ha deciso di scuotere i suoi cittadini con un invito piuttosto singolare: «Fate figli, e che siano femmine!». Questo appello, apparso sulla pagina ufficiale Facebook del Comune, ha rapidamente fatto il giro del web, suscitando curiosità e qualche risata.
Ma dietro questo messaggio apparentemente ironico, c’è un dato demografico serio che preoccupa il sindaco e i suoi concittadini. A Sanza, infatti, gli uomini stanno decisamente dominando la scena, con una popolazione maschile che supera quella femminile in quasi tutte le fasce d’età giovanili. Particolarmente squilibrato è il gruppo tra 0 e 2 anni, dove si contano ben 29 maschietti contro sole 14 femminucce. E, per quanto la situazione migliori leggermente tra i bambini più grandi, i maschi continuano a prevalere in tutte le fasce fino ai 44 anni.
Ma come sempre accade nella vita, le cose si riequilibrano alla fine: oltre i 75 anni, le donne riprendono il comando. Le anziane sanzesi sono infatti in netta maggioranza con 173 donne contro 128 uomini. Insomma, a Sanza gli uomini dominano la giovinezza, ma le donne conquistano la longevità!
L’invito del Comune, sebbene scherzoso, punta comunque a far riflettere sulla sostenibilità demografica del paese, che come molte piccole realtà italiane, deve fare i conti con una popolazione sempre più anziana e una natalità in calo. Non tutti, però sono d’accordo con la richiesta del sindaco. C’è infatti chi urla al sessismo e chi invece scrive di non volersi sentire obbligato a “fare figli” per la propria comunità. Torna in auge il dibattito sulle infrastrutture, congedo parentale e asili nido: chi non fa figli spesso, infatti, non saprebbe dove o a chi lasciarlo durante le ore di lavoro, per non parlare dei costi della vita, sempre più elevati . Per tale ragione i giovani, in risposta, chiedono al comune un supporto e sostegno adeguato alle loro esigenze, al di là del sesso del nascituro.