Angri celebra la memoria di don Enrico Smaldone con la presentazione del libro “Estote Parati”

La pubblicazione, che raccoglie articoli e testimonianze sulla figura di don Enrico Smaldone, rappresenta un omaggio al sacerdote noto come “il prete della Città dei Ragazzi”, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale con il suo impegno pastorale e sociale.

Lunedì 25 novembre, alle ore 18.30 presso la Casa del Cittadino ad Angri, si terrà la presentazione del libro “Estote Parati”, curato da Maria Rossi.

La pubblicazione, che raccoglie articoli e testimonianze sulla figura di don Enrico Smaldone, rappresenta un omaggio al sacerdote noto come “il prete della Città dei Ragazzi”, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale con il suo impegno pastorale e sociale.

L’evento si configura come un momento di riflessione sul valore della memoria e del lascito umano di don Enrico.

Tra gli interventi della serata spiccano i saluti istituzionali di Mariagiovanna Falcone, assessore alla cultura del Comune di Angri, Luigi D’Antuono, presidente del Centro Iniziative Culturali, e Aldo Severino, presidente della Pro Loco Angri.

Sarà presente anche don Luigi La Mura, parroco di Santa Maria di Costantinopoli, che offrirà una prospettiva spirituale sull’opera e sull’eredità di don Enrico.

Il dibattito sarà moderato dal giornalista Pippo Della Corte, che dialogherà con l’autrice Maria Rossi.

Da oltre trent’anni, il Centro Iniziative Culturali di Angri si impegna attivamente per custodire e tramandare la memoria di don Enrico Smaldone, promuovendo eventi, pubblicazioni e momenti di confronto per onorare il sacerdote che ha dedicato la sua vita ai giovani e agli emarginati.

Con il suo carisma e il suo esempio, don Enrico ha incarnato i valori di solidarietà, accoglienza e formazione, ponendo le basi per una “Città dei Ragazzi” che non fosse solo un luogo fisico, ma una vera e propria comunità educativa.

“Estote Parati” è dunque molto più di un libro: è un tributo collettivo che coinvolge coloro che hanno conosciuto don Enrico e che ne hanno riconosciuto la straordinaria capacità di ispirare fiducia e speranza.

Attraverso articoli e testimonianze, Maria Rossi offre ai lettori un viaggio nella vita e nell’opera di un uomo che ha saputo interpretare il suo ruolo sacerdotale come missione concreta al servizio del prossimo.

L’incontro del 25 novembre si prospetta quindi come un’occasione unica per riscoprire la figura di don Enrico e riflettere sull’importanza di mantenere vivo il ricordo di chi ha contribuito al bene della comunità.

La cittadinanza è invitata a partecipare per rendere omaggio a una personalità che ha saputo incarnare i valori più autentici di servizio e dedizione.

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Una nostra curiosità di perché il libro è stato chiamato : “Estote Parati” ?

 “Estote parati,” e’ il motto degli Scout che letteralmente significa “Siate preparati,”.

E’ una sintesi concisa e potente dello spirito dello scautismo, incarnando i valori fondamentali che guidano i giovani scout nel loro percorso di crescita. Come la Legge scout e la Promessa scout, anche il motto è stato ideato da Robert Baden-Powell, fondatore del movimento, e pubblicato nel suo celebre libro del 1908, Scautismo per ragazzi (Scouting for Boys).

Origine e Significato

Il motto originale, “Be prepared” (in italiano, “Sii preparato”), incarna la volontà di essere pronti ad affrontare qualsiasi sfida o imprevisto, non solo in situazioni di emergenza ma nella vita di tutti i giorni. Questa preparazione va oltre l’aspetto fisico o materiale: implica anche uno stato d’animo resiliente, una prontezza morale e una disponibilità ad aiutare il prossimo.

Ogni associazione scout ha adattato il motto alla propria lingua e tradizione culturale. In Italia, spesso viene utilizzata la locuzione latina “Estote parati”, che conserva la solennità e il richiamo ai valori classici e spirituali. Questo motto non è semplicemente un invito pratico ma rappresenta un’esortazione etica e morale: essere sempre pronti, non solo per sé stessi ma per servire la comunità.

Oltre i confini dello scautismo, “Estote parati” è un invito alla resilienza e all’adattabilità, valori sempre più rilevanti anche nel contesto odierno. Che si tratti di sfide personali, sociali o ambientali, il motto ci ricorda l’importanza di essere sempre pronti ad affrontare la vita con coraggio e responsabilità.

JeanFranck Parlati