Distesa sul pavimento con uno dei piedi del letto conficcato in bocca. Così è stata trovata nel pomeriggio di ieri Maria Ambra, 74 anni, che da anni esercitava il mestiere più antico del mondo in una una sorta di capanna, coperta da teloni. L'alcova era in una traversa di via Lamia, nella zona industriale di Nocera Superiore, parallela alla Nazionale. Intorno alle 15, un’altra prostituta, che era andata a darle il cambio, ha ritrovato il corpo dell’amica e ha lanciato l’allarme. Solitamente Maria Ambra, residente alla frazione Castelluccio di Castel San Giorgio e madre di cinque figli di cui tre in vita, lasciava la tenda intorno alle 15, ma ieri la sua auto, una Ford Fiesta di colore grigio con una vistosa ammaccatura sulla portiera lato passeggero, era ancora parcheggiata nel viale tra rifiuti e erbacce.
Via Lamia è una stradina isolata, che si raggiunge imboccando una traversa della Statale 18. Alle spalle dei capannoni di alcune aziende, le prostitute avevano allestito una capanna, con all'interno un letto e tre materassi per i loro incontri a pagamento. La tenda era stata allestita in un terreno al di sotto alla autostrada A3 Napoli-Salerno, all'altezza dell'area di servizio "Alfaterna", dietro alcune costruzioni. Maria Ambra ieri mattina era lì come al solito per ricevere i suoi clienti, e invece ha incontrato il suo assassino. Forse ad ucciderla è stato proprio uno dei clienti. La causa del decesso non è ancora chiara. Quando è stata trovata la donna era seminuda, indossava solo una gonna e presentava ecchimosi al volto. Maria Ambra era distesa a pancia in su sul pavimento e uno dei piedi del lettino su cui consumava i rapporti sessuali a pagamento le era stato infilato in bocca. Sul corpo era poggiata la rete del letto come se fosse stata messa lì a mo' di coperchio di una bara.
L'esame esterno sul cadavere, eseguito nell'obitorio dell'ospedale Umberto I, non ha chiarito definitivamente le cause della morte né se il piede della rete metallica fosse stato conficcato prima o dopo il decesso dell'anziana: non sono evidenti nemmeno segni di percosse o di strangolamento. Il medico legale Giovanni Zotti, su incarico del pm Giuseppe Cacciapuoti che dirige le indagini, tra lunedì e martedì prossimo eseguirà l’autopsia sulla salma della donna. Sull’omicidio indagano i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, giunti sul posto il capitano Michele Avagnale, gli uomini della scientifica e il luogotenente Gerardo Fasanino, comandante la stazione di Nocera Superiore. I militari avrebbero rinvenuto all’interno dell’alcova elementi utili alle indagini, indumenti e altri oggetti sui quali saranno effettuati i rilievi necessari e dai quali potrebbero emergere tracce dell’assassino.
I carabinieri hanno ritrovato anche il cellulare della donna e dalla verifiche delle chiamate effettuate e ricevute starebbero risalendo ad alcuni clienti. Particolarmente utili alle indagini potrebbero essere anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, tra cui una del Comune che riprende la strada di acceso. I filmanti sono stati già acquisiti e sono al vaglio degli investigatori. Un gioco erotico finito male o l'assassinio da parte di un maniaco le cause più probabili del decesso, anche se sul posto non è stato ritrovato il portafogli della vittima né i suoi documenti, lasciando aperta l'ipotesi anche di una rapina. I carabinieri hanno interrogato in serata i parenti e conoscenti della vittima per reperire utili informazioni sulla vita della anziana prostituta e sulle sue ultime ore di vita (video servizio cliccando qui).
Tiziana Zurro