Scafati. Riapre il Pronto Soccorso. Scoppia la pace tra Aliberti e Squillante

“Ce l’abbiamo fatta. Una grande vittoria di una grande squadra. Dimentichiamo chi ci ha attaccato, vomitato, massacrato. Il Pronto Soccorso ci era dovuto. Grazie Monica Paolino, grazie Stefano Caldoro”. Esulta il sindaco Pasquale Aliberti, commentando così la notizia del rientro del Mauro Scarlato nella rete dell’emergenza, come ha illustrato il governatore Stefano Caldoro nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del nuovo piano ospedaliero regionale.

Il presidente della Regione ha mostrato i risultati ottenuti dopo anni di commissariamento, un equilibrio dei conti di una Sanità distrutta passato per il famigerato Decreto 49, che ha riconvertito lo Scarlato integrando la precedente bozza Zuccatelli nata sotto la giunta Bassolino. Un decreto applicato solo per Scafati, forse frettolosamente da chi voleva anticiparne la chiusura per motivi probabilmente politici. Ad ogni modo, e in apertura di campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, Aliberti incassa una buona notizia che risolleva gli umori politici della maggioranza.

“La chiusura dell’Ospedale Mauro Scarlato è stato lo strumento utilizzato in questi anni da quella parte politica che ne aveva determinato la chiusura – continua il primo cittadino – Oggi scriviamo una delle pagine più belle di questo sindacato. Sento di ringraziare quanti in questi anni insieme a noi hanno lottato e a quella parte di Città che ci ha sostenuto credendo nel lavoro che stavamo producendo”.

Scafati rientra nella rete dell’emergenza, almeno sulla carta, viene restituito quanto sciaguratamente tolto ad una comunità demograficamente la più numerosa di tutta la provincia. Un Pronto Soccorso che quanto a prestazioni era secondo solo al Ruggi d’Aragona di Salerno. Un bacino di utenza di almeno 250mila cittadini. Un decreto 49 che favorì il Villa Malta di Sarno, spostando l’intero bacino scafatese sull’Umberto I di Nocera Inferiore, intasandolo e creando decine di casi di cronaca conseguenti al grande ritardo sui tempi di percorrenza medi per raggiungere Nocera. L’allora commissario Maurizio Bortoletti dichiarò infatti che da Scafati si poteva raggiungere l’Umberto I in 8 minuti, “la grande bugia” che convinse il Ministero della Salute della bontà del vecchio piano ospedaliero. Si volta pagina oggi, in attesa di conoscere nel dettaglio i tempi di attuazione e soprattutto la modalità.

Riportare il Pronto Soccorso significa anche il riassetto del personale esistente, oltre che la riapertura dei reparti necessari alla struttura d’emergenza, e questo significa fondi. Bisognerà capire quindi come e dove impiegare le risorse necessarie, e in questa partita rientrerà anche la Asl, a cui spetterà il compito di recepire quanto disposto dalla Regione e realizzare un nuovo piano aziendale. Presente alla conferenza stampa anche il manager dell’Asl Antonio Squillante. A qualcuno non è sfuggito il clima da “vecchi amici” tra lui e la coppia Paolino-Aliberti, dopo che per anni se le sono “suonate” di santa ragione. Basti pensare all’occupazione della sede di via Nizza ad opera dei sindaci, promossa l’anno scorso proprio da Aliberti contro il direttore generale. I tre si sono amabilmente lasciati fotografare.

Il siparietto non è passato inosservato agli occhi del consigliere regionale Alberico Gambino, oggi chiaramente “nemico” di Squillante, nonostante la militanza di entrambi in Fratelli D’Italia. Uno strappo importante che forse vedrà Squillante riconfermato alla guida dell’Asl mentre Gambino perde un importante sostenitore nell’imminente campagna elettorale che lo vede ricandidato assieme a Monica Paolino.

“Abbiamo ereditato una Regione commissariata a causa dello sfascio in cui il centrosinistra aveva lasciato la Sanità – il commento a caldo della Paolino – Ci siamo ritrovati Ospedali chiusi non per nostra volontà e abbiamo subito critiche a volte anche violente. Il reinserimento di Scafati nella Rete dell’Emergenza, il Pronto Soccorso, la riapertura dell’Ospedale Mauro Scarlato come centro d’eccellenza, è la vittoria di Caldoro e di chi come noi ha sempre creduto nel suo difficile operato”.
Soddisfazione anche per Alberico Gambino: “Contestualmente, però, non posso non esprimere il mio rammarico per non aver deciso gia ora anche la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Agropoli, rimandandola, invece, ad un ulteriore approfondimento – poi la stoccata verso Squillante – Mi auguro di essere affiancato in questa battaglia dall’Asl Salerno, che adesso deve, senza ulteriori indugi, convocare il tavolo tecnico per elaborare una seria proposta di riorganizzazione dei servizi sul territorio che consideri i punti di primo soccorso e il pronto soccorso di secondo livello ad Agropoli”.

Adriano Falanga

Redazione

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