Scafati. Ad un passo dall’esternalizzazione della riscossione dei tributi

La carenza di personale ed il rischio che alcune cartelle finiscano in prescrizione sta spingendo la giunta comunale verso l'affidamento ad un ente terzo. In pole position potrebbe esserci la partecipata ACSE

Cristoforo Salvati
Cristoforo Salvati

SCAFATI – Via libera all’esternalizzazione del servizio della riscossione tributi. L’amministrazione di Cristoforo Salvati decide per la gestione esterna del servizio, riconoscendo di fatto la non praticabilità della gestione in house. Sullo sfondo la grave carenza di personale e l’enorme mole di lavoro inevaso ereditato dalla Geset. Lo conferma l’assessore al bilancio Nunzia Di Lallo. “Lunedi mattina con il sindaco abbiamo convocato le forze di maggioranza per fare un punto sulla situazione ed avviare gli step successivi”. Dal vertice è emersa la linea comune di esternalizzare il servizio; resta da decidere, in successivi step, le modalità. “L’ufficio, nonostante le difficoltà, è comunque riuscito ad evitare la prescrizione dei ruoli 2015 e postalizzare la Tari 2020”. L’internalizzazione dei tributi fu una decisione adottata dalla commissione straordinaria nell’ottica della spending review, alla luce del piano di riequilibrio che ha scongiurato il fallimento dell’Ente. L’ufficio fu però allestito alla buona, racimolando dipendenti dai diversi uffici, nonostante nessuno avesse competenze specifiche. Furono messe assieme 12 unità compreso il dirigente Vittorio Minneci. Quest’ultimo, oramai in pensione, prima di lasciare l’incarico aveva lanciato l’allarme all’amministrazione. Onde evitare nuovi incarichi ad interim tra i dirigenti, Salvati ha nominato qualche settimana fa l’ex responsabile del Piano di Zona la dottoressa Maddalena Di Somma. Era presente anche lei lunedì mattina, relazionando lo stato di fatto dell’ufficio da lei coordinato. Il personale si è dimezzato in appena due anni, vi sono due impiegati all’Imu, altrettanti alla Tari mentre la Tari non residenziale risulta scoperta. Sono sei i dipendenti, compreso la Di Somma, anche lei prossima alla pensione. Riorganizzare il servizio con un Ente che conta su un centinaio di dipendenti, meno di un terzo del fabbisogno, è impresa impossibile. “Vanno bonificate le banche dati, fatto il front office di centinaia di richieste e ricorsi ancora inevasi. Un lavoro che richiede specifiche competenze” aggiunge l’assessore Di Lallo. Si apre quindi la discussione tra le forze di maggioranza. C’è chi chiede di investire la partecipata Acse, sulla falsa riga di un vecchio e interessante progetto presentato dall’ex amministratore unico Daniele Meriani, e chi invece punta ad una società esperta. “Al momento abbiamo solo deciso per l’esternalizzazione” ribadisce la Di Lallo, ma oltre l’Acse sullo sfondo spunta l’ombra della Publiservizi spa. La società privata con sede a Caserta è operativa e consolidata nel settore dei tributi, tra ordinario e coattivo, ed è unico corpo societario con la più nota Publiparking, il braccio che si occupa di gestione parcheggi, già in servizio a Scafati fino all’avvento della gestione commissariale, che decise di affidare il servizio all’Acse. Tutto è però in itinere, prossimo step la ratifica in consiglio comunale.

Adriano Falanga

Redazione

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