Angri. Ecco che ri – torna la “Noi e Voi”

Qualche cosa si muove senza l’insopprimibile cappa della politica. Nello scrigno della recente storia culturale angrese riemerge una realtà assopita dal tempo e dalla pigra rassegnazione. Carmine Tammaro, infaticabile operatore socio culturale angrese si riaffaccia sulla borderline della sonnacchiosa vita paesana. Rialza il vessillo storico della “Noi e Voi” – third generation – la terza generazione, pronta a riscoprire una delle associazioni storiche cittadine che nel corso dell’ultimo trentennio, attraverso molteplici attività, non solo culturali, ma anche di natura sociale, si era affermata, fino ai primi anni duemila, come una vera e propria associazione multiutility.

Ora che “Carminuccio” ha fatto risentire la sua voce attraverso un immediato “ri – lancio” della “Noi e Voi” facendo tornare il sorriso sul viso di molti, in astinenza di iniziative culturali genuine, vere. Il dinamico e contestatore “regista”, dalla chioma argentata, chiama all’adunata i grandi ma anche i più piccini, le ultime due generazioni, che hanno fatto proscenio e attività con “testa d’argento”. ‹‹ Gli amici di sempre della "Noi & Voi" dal mese di novembre, possono di nuovo ritrovarsi nella struttura operativa ubicata in Via Murelle, come e quando vogliono…per loro la porta non è mai chiusa›› annuncia Tammaro. Carmine non tralascia, affatto, la sua vena polemica, ma sacrosanta, contro quel “trasformismo politico” che caratterizza Angri, ponderando che la che la "Noi & Voi" ha sempre teso ‹‹ a raggiungere obiettivi reali e concreti per la città…››

‹‹ Noi – afferma Tammaro – che racchiudiamo la memoria storica di oltre trenta e passa anni di tutte le amministrazioni che si sono succedute, con vizi…e virtù…sentiamo il bisogno di esserci. I giovani della "Noi & Voi" non hanno mai propagandato la loro azione, le loro virtù, la loro professionalità o professato una religione politica per opportunismo. I nostri giovani hanno anteposto alla politica, alle chiacchiere sterili, alle critiche, al narcisismo l'unica politica che ancora ci sorregge, quella di non dire, ma del fare›› questa frase che era tanto cara al compianto professore Gennardino Alfano, indimenticato narratore di un paese che purtroppo non c’è più.
Luciano Verdoliva