Scafati. Al via le verifiche sui canali di scolo riemersi dal canale Bottaro

L'assessore Arpaia convoca gli amministratori di condominio di via Montegrappa. I loro scarichi finiscono nel canale.

I lavori di dragaggio del canale Bottaro riportano alla luce il letto dello storico canale voluto da Alfonso Piccolomini d’ Aragona Conte di Celano, per alimentare i mulini della fiorente industria tessile che di fatto ha contribuito alla nascita e sviluppo della città di Scafati. La rimozione di tonnellate di fango e rifiuti riporta alla luce anche diversi scarichi sulla cui natura Palazzo Mayer ha già avviato verifiche. “Ho già avviato verifiche, molti di quegli scoli sono autorizzati e confluiscono nel canale perché non collegati alla rete fognaria – dice Alessandro Arpaia, assessore al fiume Sarno – è chiaro che verificheremo, con la Gori ed il Consorzio di Bonifica, ogni scolo che dovesse emergere. E’ un problema decennale, nel 2019 la commissione straordinaria chiese alla Regione Campania il collettamento di questi scarichi con la rete fognaria in costruzione”. Una soluzione a lungo termine, ragion per cui Arpaia con il sindaco Cristoforo Salvati sta valutando una soluzione alternativa, realizzabile nel breve termine. “Convocheremo gli amministratori di condominio dei palazzi di via Montegrappa, chiedendo loro di dotarsi di vasche a tenuta, ed evitare lo sversamento nel canale, nelle more del completamento dei lavori della rete fognaria, che comunque al momento non prevedono l’allacciamento di quella zona”. Un anomalia, o forse una distrazione, che di fatto rischia di rendere inutile ogni lavoro sul canale, se interi palazzi continuano a sversare i propri reflui all’interno. Una fogna a cielo aperto praticamente. Dal Coronavirus al “Bottaro virus” il passo è breve. E’ così che definisce la puzza che proviene da quel liquido stagnante emerso dalla rimozione dei sedimi dal canale Bottaro, un residente di via Zara. “Altro che infezione, qui si respira veleno, guardate cosa c’era sotto quell’erbaccia” e indica uno dei tanti tubi di scolo, presumibilmente abusivi, che sversano acque reflue dalle decine di appartamenti e parchi che affacciano sul canale, oramai in disuso da anni. I lavori di dragaggio sono partiti poco più di un mese fa, voluti e finanziati dalla Regione Campania su progetto del Consorzio di Bonifica, e propedeutici al Grande Progetto Sarno e suo disinquinamento. Partiti a valle, attualmente le ruspe stanno operando a via Zara, dove anni di edificazione e cemento hanno comportato una crescita demografica vertiginosa. Il canale Bottaro negli anni è servito prima come supporto per contenere le piene del Sarno, a partire dalla storica “traversa Scafati” in piazza Vittorio Veneto, poi è stato completamente abbandonato dopo i lavori portati avanti dall’allora commissario per l’emergenza del Sarno, generale Jucci.

Adriano Falanga