Nasce il “gruppo indipendente Fratelli D’Italia Scafati”. Si consolida così la frattura in seno al partito di Giorgia Meloni, espressione del sindaco Cristoforo Salvati e del Presidente del Consiglio Comunale Mario Santocchio. A protocollare la richiesta i quattro dissidenti Alfonso Di Massa, Anna Conte, Paolo Attianese, Camillo Auricchio. Capogruppo sarà Auricchio. “Rimaniamo fermi all’interno della coalizione che ha sostenuto il sindaco e fedeli ai principi e ai valori del partito e rispettando i vertici provinciali” scrivono nella lettera. Un partito nel partito, e chiaramente lo scopo non può essere che uno soltanto: rappresentanza autonoma in Giunta. Significa avere un assessore di riferimento. E così la partita ritorna al punto di partenza. “Hanno già Antonella Sicignano” ha spiegato ai suoi fedelissimi il primo cittadino Cristoforo Salvati, richiamandosi al patto elettorale stipulato con Di Massa. Del resto, la nomina di Nunzia Di Lallo è avvenuta dopo che l’ex centrista aveva rinunciato, così come anche la stessa Anna Conte. Resta in sospeso un’eventuale richiesta di sfiducia per Mario Santocchio, sia perché occorrono 5 firme almeno, sia perché potrebbe portare Salvati a dare il “benservito” alla Sicignano, come ripicca. Al momento i quattro dissidenti hanno chiesto di poter incontrare il primo cittadino. “Per queste condizioni di grave emergenza che stiamo vivendo, e dove tutti sono in forte tensione, penso che questo sia il momento meno adatto per “formalizzare ed ufficializzare ” questo incarico” sono le parole di Alfonso Di Massa, dove in una lettera al sindaco chiarisce il motivo del suo passo indietro all’entrata in Giunta. Un rifiuto temporaneo però. “Penso che dopo il 18 Maggio è l’occasione più giusta e propizia per pensare a questo incarico, con piani e programmi futuri”. E con il suo nuovo gruppo.
Adriano Falanga
