Pompei. Il 20 maggio riconoscimenti a Franceschini ed Osanna

06/26/2019 Pompeii, Italy. Massimo Osanna photographed at Regio V inside Casa con Giardino by the fresco of who is thought to have been the owner of thr house. Regio V, Pompeii, Italy on June 26th 2019.

Il 20 maggio la città di Pompei si stringerà intorno a due personaggio oramai famosi ed apprezzati in tutto il mondo per l’enorme beneficio culturale (ed economico) che hanno apportato agli Scavi di Pompei e di riflesso a tutto il territorio circostante, all’Italia e all’imagine della stessa Europa che non a caso ha finanziato Il Grande Progetto Pompei teso a tutelare e valorizzare la memoria arcfheologica di una cultura condivisa.
Riceveranno un pubblico riconoscimento il ministro Dario Franceschini (che riceverà simbolicamente le chiavi della città) e il direttore generale dei musei italiani Massimo Osanna (che riceverà l’attestato di cittadino onorario di Pompei). Nell’occasione pubblichiamo di seguito l’articolo riguardante la presentzione del suo libro “Pompei. Il Tempo ritrovato. Le nuove scoperte”. Evento che sibolicamente rappresentò il saluto alla stampa, ai collaboratori e ai tanti estimatori vicini e lontani della sua iniziativa di dirigente statale ed intellettuale di prestigio. L’articolo, pubblicato il 26 novembre 2019 sul blog food & territorio di Mario Cardone diede contestualmente l’avvio al consenso pubblico che ha successivamente porterà al riconoscimento che il prossimo 20 maggio gli verrà assegnato presso la casa Comunale di Pompei.

Una bella giornata per Pompei
Anche il sole ha fatto omaggio a Massimo Osanna facendo capolino tra le nuvole nella giornata storica di lunedì 25 novembre a Pompei in cui sono state ufficialmente riaperte al pubblico via del Vesuvio con la casa di Leda e il Cigno, dai nuovi scavi nel Regio V del Parco Archeologico di Pompei e le Terme Centrali per la prima volta visibili al pubblico. Conclusione dell’Anteprima di presentazione alla stampa del libro “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte” di Massimo Osanna – Rizzoli nel racconto dei recenti scavi attraverso lo sguardo del Direttore del Parco Archeologico con la riapertura di via del Vesuvio, al termine degli interventi di messa in sicurezza dei fronti di scavo che stanno interessando i 3 km di perimetro che costeggia l’area non scavata dell’Antica Pompei, nell’ambito del Grande Progetto. Il docente di archeologia pompeiana alla Federico II di Napoli nonché direttore del Parco Archeologico di Pompei ha prima presentato a braccio, visibilmente emozionato, il suo libro, successivamente ha risposto alle numerose domande dei giornalisti che raccontato, passo dopo passo, la meravigliosa avventura del Grande Progetto Pompei. Torna fruibile al pubblico un’ampia zona degli scavi di Pompei. Sara possibile, da ora in poi, ammirare la domus di Leda e il cigno contenente uno degli affreschi più criptici e suggestivi degli scavi nella Regio V e, a seguito dei recenti restauri, il complesso delle Terme Centrali che era ancora in fase di costruzione quando fu sepolta fai lapilli e la cenere del Vesuvio. Nell’ingresso delle Terme è visibile il calco dello scheletro del bambino rinvenuto durante i lavori. Nell’occasione riapre al pubblico anche la Casa degli Amorini Dorati che è stata sotto posta ad interventi di manutenzione. Gli straordinari ritrovamenti dei nuovi scavi, tra cui quello nell’area del “cuneo” posto tra la casa delle Nozze d’argento e il vicolo di Marco Lucrezio Frontone – sono stati presentati nel loro aspetto storico scientifico, ma anche più romantico nell’emozione delle scoperte stesse, nel libro del Direttore del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna, Il maggiore protagonista insieme al suo staff di archeologi, architetti e tecnici che ha curato gli scavi. “Negli ultimo cinque anni Pompei è diventato un modello di efficace gestione, riconosciuto dalla stessa Commissione Europea, che ha permesso di superare con successo una stagione difficile”. Il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo commenta il 25 novembre. “L’apertura della Via del Vesuvio – e prosegue – con la domus di Leda e il Cigno e del complesso delle Terme Centrali, insieme alla riapertura della Casa degli Amorini Dorati, sono un ulteriore tassello della grande opera di riqualificazione frutto del Grande Progetto Pompei”.