Scafati. Ex deposito ACSE, se ne discute in Consiglio Comunale

Scafati. Arriva in consiglio comunale la vendita dei 13.600 mq di area destinata a parcheggio ex Copmes, ceduta dalla curatela fallimentare

Scafati Area Ex Copmes
Scafati Area Ex Copmes

Scafati. Ex deposito ACSE, se ne discute in Consiglio Comunale.

Arriva in consiglio comunale la vendita dei 13.600 mq di area destinata a parcheggio ex Copmes, ceduta dalla curatela fallimentare alla Esposito srl. Una vendita sulla quale l’Acse ha sollevato perplessità sulla legittimità, e l’opposizione consiliare dubbi sulle procedure, con particolare attenzione ad eventuali possibilità di edificare. A seguito del fallimento della Scafati Sviluppo, la curatela fallimentare nominata dal Tribunale di Nocera Inferiore ha ceduto, nel dicembre 2019, un’area di 13.600 mq ex lotto 2 del vecchio progetto di riqualificazione industriale.

Il progetto iniziale.

Un lotto che prevedeva la costruzione di uffici e relativa area parcheggio. L’area era stata data in comodato d’uso dal Comune di Scafati, proprietario dell’intero complesso industriale, alla sua partecipata Acse, che l’ha adibita a deposito mezzi. Secondo una relazione dell’avvocato Ippolito Matrone, su incarico della stessa Acse, l’atto di vendita può e deve essere impugnato dal socio unico, il Comune di Scafati, perché l’area viene “ricondotta nell’alveo del patrimonio indisponibile dell’ente comunale ovvero della Società di Trasformazione Urbana fallita, e dunque non assoggettata ad espropriazione”. E comunque vincolata alla finalità pubblica. Non solo, la stessa superficie, acquistata per circa 20 euro al mq, era stata proposta in locazione all’Acse, con un prezzo iniziale di 7mila euro mensili. Non male, per un investimento di poco più di 270mila euro.

In cerca di un nuovo deposito.

L’alternativa è trovare un nuovo deposito per i mezzi adibiti alla raccolta rifiuti. Si apre così una trattativa tra la Esposito srl e Palazzo Mayer, per un accordo tra le parti. L’Acse chiede al Comune di andare via, una volontà che spinge al ribasso l’offerta di locazione, fino ad arrivare a 4mila euro. Una somma che il sindaco Cristoforo Salvati si era detto intenzionato a rimborsare, contro la volontà di una parte della sua stessa maggioranza. E’ stato l’avvento del neo amministratore Giovanni Marra a rimettere in discussione non solo la locazione, ma addirittura la cessione della proprietà.

Le precisazioni.

“Abbiamo chiesto se esista un atto urbanisticamente e giuridicamente vincolante, che confermi e obblighi la destinazione urbanistica dell’area a parcheggio – è la mozione presentata da Insieme per Scafati – Nel caso in cui non sia confermata la suddetta inedificabilità assoluta, è evidente che l’Amministrazione Comunale dovrebbe valutare quali iniziative intraprendere a tutela del Comune di Scafati, atteso che la valutazione di Euro 20/mq risulterebbe del tutto incongrua con evidente possibile speculazione immobiliare nonché danno erariale”. Quanto alla trattativa sul canone di locazione, il gruppo di minoranza la definisce: “Un atto gravissimo, se è vero che si siano svolte anche trattative informali con la nuova proprietà da parte di pezzi dell’Amministrazione Comunale senza alcuna preventiva valutazione su quanto abbiamo evidenziato”. Sull’operazione aleggia l’ombra della Corte dei Conti. Se ne parlerà in Consiglio Comunale.
Adriano Falanga